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Archivi tag: diritti umani

Save194 worldwide

23 giovedì Ago 2012

Posted by DonneViola in #Save194

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Tag

campagna elettorale, diritti umani, feti, stupro

Il 20 giugno molte donne italiane si sono unite per difendere la 194.

Se da noi la libertà di scelta è sempre sotto attacco  in altri paesi la situazione non è di sicuro migliore.

Negli Stati Uniti in piena campagna elettorale il partito repubblicano  sostiene una linea molto dura sulla questione aborto.
Fornisce pieno sostegno all “Human life emendament“, l’emendamento che vorrebbe dare diritti costituzionali anche ai feti.

Se dovesse passare l’emendamentol’aborto diventerebbe fuori legge anche in caso di stupro.

In Russia  un deputato di Pietroburgo, Vitaly Milonov,  ha promesso di presentare una bozza di legge al Parlamento russo per emendare la Costituzione e considerare un bambino non nato come un cittadino.
In questo modo l’aborto risulterebbe agli occhi della legge come un omicidio.

In Turchia a giugno il premier Tayyep Recip Erdogan ha annunciato un disegno di legge contro l’aborto definendolo un omicidio.

Il presidente della commissione dei diritti umani ha proposto che venga vietato l’aborto anche in caso di stupro.
Il ministro della salute a sua volta sostiene che dovrà essere il governo a prendersi cura delle donne rimaste incinte in seguito a  violenze sessuali.

In Spagna il ministro della giustizia Alberto Ruiz-Gallardón ha dichiarato che entro ottobre verrà modificata la legge sull’aborto.
Verrà fatto eliminando la possibilità di abortire in caso di riscontrate anomalie fetali.
E questo molto probabilmente sarà il primo passo per arrivare al divieto totale.

E in Italia?

Possiamo stare tranquille?

Purtroppo no.

Assistiamo ogni giorno al rafforzarsi di posizione integraliste atte a limitare la libertà di scelta delle donne.
Non possiamo abbassare la guardia, non possiamo permettercelo.
E visto che nel 2013 si andrà al voto chiediamo ai partiti che si esprimano chiaramente riguardo la 194.

Solo così potremo essere (quasi) certe che chi nomineremo non andrà contro i nostri diritti fondamentali conquistati dalle nostre madri e dalle nostre nonne attraverso dure battaglie.

Quegli stessi diritti che noi continueremo a tutelare con forza e tenacia.

Per ogni donna in ogni parte del mondo, per ogni donna di oggi e di domani.

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Ti manderemo a casa a pezzetti

07 martedì Ago 2012

Posted by DonneViola in La forza delle Donne

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Tag

affermazione della donna, amnesty international, diritti umani, lydia cacho, prostituzione, travestita

Lydia Cacho  è in pericolo di vita ed ha dovuto lasciare la sua casa a Cancun, in Messico.

“Ti manderemo a casa a pezzetti”

le ha annunciato una telefonata anonima.

Giornalista, scrittrice coraggiosa ed attivista per i diritti umani, ha denunciato in numerosi scritti quello che e’  il vero business del secolo, la prostituzione:

1,4 milioni di donne e ragazze  vengono acquistati e venduti ogni anno sul mercato del sesso, per mantenerlo sempre aggiornato con persone sempre più giovani.

Nel libro Trafics racconta storie dolorose delle vittime di una vera e propria tratta di donne a fini commerciali in tutti i continenti.

Per capire si è anche travestita ed ha usato false identità, riuscendo ad intervistare ed a fare i nomi dei mercanti: boss della criminalità, protettori, militari, politici o funzionari pubblici corrotti. Il sesso viene spesso usato come arma di ricatto e corruzione nella politica, nella finanza e nel riciclaggio con vantaggi solo per la criminalità organizzata, le mafie.

Potenti lobby internazionali investono ingenti risorse per la costruzione di un think tank: se la donna si prostituisce è perchè le piace; d’altra parte cio’ che viene acquistato e’ legale e legittimo, prostituzione compresa, che viene quindi promossa come progresso sociale ed affermazione della donna, quasi fosse una atto di libera scelta, creando così una reazione a catena.

La società capitalistica, secondo la quale la vita umana vale per ciò che può produrre, la cultura patriarcale e quella religiosa sono la trama culturale sulla quale si articolano gli enormi interessi economici,  incrementati pericolosamente sia da un  aumento della domanda che dell’offerta.

Nel libro Memorias de una infamia Lydia Cacho racconta della sua prigionia e delle torture subite per aver denunciato un grande giro di pedofili in Messico, che ha visto implicati, come denuncia Amnesty International e come documentano intercettazioni telefoniche pubblicate dai media,  alti funzionari dello stato.

In seguito ha continuato a ricevere minacce e rappresaglie nel lavoro, fino a quest’ultima missiva di morte che l’ha costretta ad abbandonare il paese.

Questo infine è il blog di Lydia, ricco di scritti, interviste e recensioni.

http://www.lydiacacho.net/

L’aggressione alla libertà di indagine e di stampa in Messico è stata denunciata da reporter senza frontiere: dopo l’uccisione di Marco Antonio Ávila García salgono a 4 i giornalisti ammazzati nel mese di maggio di quest’anno. In dieci anni 84 giornalisti sono stati uccisi e 14 sono dispersi.

Le minacce alle quali è sottoposta Lydia hanno il sapore del  tragico annuncio di una sentenza emessa da chi sa come fare.

Questo è l’appello di Amnesty International per chiedere al governo indagini urgenti per individuare i colpevoli e per rendere sicuro il rientro di Lidya.

Amnesty International ha emesso un comunicato urgente ai governatori del messico affinchè vengano identificati i reponsabili e che il rientro di Lydia sia sicuro. Questo è il link:

http://takeaction.amnestyusa.org/siteapps/advocacy/ActionItem.aspx?c=6oJCLQPAJiJUG&b=6645049&aid=16251

Noi sottoscriviamo questo appello e lo facciamo nostro perche’ riteniamo che la libertà di stampa sia un diritto umano fondamentale e certamente non può mettere a repentaglio la vita del giornalista

da: http://www.articolo21.org/2012/08/messico-giornalista-minacciatati-manderemo-a-casa-a-pezzetti/

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